La stagione indoor 2021 con oggi si è conclusa e si è conclusa bene, Beatrice Carpinello da Carmagnola, dopo il 4° posto ottenuto agli italiani individuali allieve nel getto del peso con il personale di 13.07, porta a casa un 5° posto anche nelle prove multiple, in testa fino alla terza prova incappa in una gara del lungo poco felice che la relega fuori dal podio.

Porta a casa comunque quasi 200 punti di miglioramento e il personale nella gara dei 60 ostacoli, abbastanza per poter scrivere sui titoli di coda di essere stata una delle attrici principali di questa stagione.

L'oscar da migliore attrice non protagonista, invece, quest'anno va a due marciatrici, Sofia Giovannini e Chiara Verteramo ... un ex-aequo, entrambe con il bronzo al collo, Allieva la prima e promessa la seconda, entrambe allenate da Bruno Verteramo, regista di un gruppo di marciatori che non ha eguali per numero, qualità e dedizione alla specialità, un gruppo serio e organizzato ... poche parole e tanti fatti.

Per la cronaca Francesco Piccarolo, classe 2004 arriva 4° a un passo dal podio e il padre Giovanni Piccarolo è anche lui un tecnico della marcia, si dice che sia una specialità poco frequentata, beh ... non qui a Torino di sicuro.

In un anno nel quale le regole di partecipazione ai campionati italiani sono state dettate da un virus portare 3 atleti alle finali in una sola specialità è già di per se un impresa, e sempre parlando di numeri, la squadra allievi del CUS Torino e stata inferiore solo a BIG come fiamme oro e fiamme gialle e tra le squadre civili solo a Rieti ... non credo che sia necessario aggiungere altro per descrivere il gran lavoro fatto dalla società e dai tecnici in un momento così delicato.

La medaglia di bronzo è anche per Anna Arnaudo, specialista poliedrica delle corse di resistenza, abituata a recitare il suo sport negli spazi aperti delle piste, dei campi e della montagna l'allieva di Gianni Crepaldi sale sul terzo gradino del podio nella gara dei 3000 metri con il tempo di 9'55"84, suo miglior crono in sala.

Il mezzofondo ci regala anche il 6° posto di Gabriele Angiono nei 1500 metri piani, nonostante la sua partecipazione sia stata in forse fino all'ultimo non delude quando scende in pista, ben preparato da Salvatore Ciantìa corona il suo primo italiano indoor con una gara autorevole e il primato personale.

Per inciso altri due mezzofondisti del CUS Torino avrebbero avuto il diritto di partecipare a queste indoor ma hanno rinunciato per non modificare la loro preparazione: Ossama El Kabbouri e Francesca Marangi Agostino.

Giacomo Marco Falzoi accede alla finale dei 60 metri ostacoli dopo una batteria corsa a suon di primato personale, arriva 7° l'ostacolista torinese che ormai da queste parti ci arriva sempre, una sola gara nelle gambe non consente molto di più di così. Esordio ai campionati sulla gara degli ostacoli anche per Samuel Leonardo Dunn, il regolamento chiede agli allievi al primo anno di categoria di guadagnarsi sul campo un posto fra i primi 12, ci riesce ed esce di scena in batteria ma con il personale.

Sfortunata invece l'ostacolista Chiara Gillone che perde il ritmo e incappa una gara no, ma anche lei non vive di eredità e si è guadagnata sul campo il diritto di gareggiare agli italiani.

Il settore lanci porta addirittura 5 atleti ad Ancona a difendere i colori del CUS Torino, detto del 4° posto di Carpinello su tutti spicca l'allieva di Domenico Polato Sara Verteramo che pure incappando in una gara sotto tono riesce a raggiungere il 6° posto nella categoria Juniores, e la troviamo prima esclusa dai lanci di finale agli italiani assoluti.

Un posto più indietro troviamo Ilaria Zanetti nella categoria allieve, l'atleta allenata da Renata Scaglia è reduce da un periodo di stop a causa di un infortunio ma si fa trovare pronta e riesce ad accedere ai lanci di finale.

Più in ombra la gara di Matteo Pautasso e Samuele Masiani che non riescono a ripetere gli ottimi risultati ottenuti nelle gara outdoor di lanci invernali, ma come abbiamo detto già essere ad Ancona vuol dire essere nell'elìte dei lanci in Italia.

La star anche quest'anno è lei ... la ragazza che sfiora il cielo, Great Nnachi, allieva del 2004, italiana nata in Nigeria o come qualcuno dice nigeriana che vive in Italia. Noi preferiamo Great e basta! Ha casa nei nostri cuori e dimora in quel di Torino, quel guizzo che la proietta verso le stelle sa di libertà ... una libertà molto lontana dalle logiche della geografia e della politica.

Il primo giorno scende in pista per difendere il suo titolo italiano nei 60 metri piani, ma il confine fra astista e artista a volte è labile ... prova la partenza "a tre appoggi" che diede l'oro olimpico a velocisti del calibro di Valery Borzov e Alan Wells ... non si può, ma la prova è comunque convincente, ne riparleremo ques'estate quando dovrà difendere il suo titolo italiano nei 100 piani.

Si rifà il giorno successivo nella sua specialità, l'allieva di Luciano Gemello e Marco Iannarelli non lascia spazio a dubbi quando salta, a 3,90 ha già vinto ma va avanti fino a tentare il record italiano, la rincorsa è veloce e lo stacco è potente ... non abbastanza purtroppo ma la misura è già alla sua portata.

E' il 7 di febbraio del 2021, sul tabellone c'è scritto 4,01 ... campionessa italiana allieve nel salto con l'asta ... grazie Great, grande Great, anzi ... meglio Great e basta.