Sono le 5 di pomeriggio del 31 di dicembre .. il sole tramonta sui miei appunti e sulla mia tazza di te e io mi accorgo di non avere tutto il tempo necessario per narrare le straordinarie gesta sportive delle nostre squadre e celebrare degnamente i nostri bravissimi atleti ... non entro la fine di quest'anno.
Sono tanti, e forti le/i nostre/i atlete/i e le ore prima del brindisi di fine anno sono poche, gli appunti che mi sono scritto non stanno in 4 pagine, dai cadetti in su ci sono titoli italiani e podi e finalisti che dai fogli mi guardano e aspettano che la penna scriva il giusto tributo alle loro imprese sportive.
Ho dei fogli pure per terra e uno che fa da vassoio a una tazza di te, l'elenco dei nomi da solo è già lungo come un articolo di giornale ...
Ci sono asterischi accanto ai nomi, uno per ogni titolo italiano, Great Nnachi ne ha 4, più una postilla .... la cittadina italiana Great Nnachi ha vinto a suon di salti la sua battaglia da italiana per diventare italiana e poter indossare una maglia azzurra ancora più prestigiosa di quella azzurra del Battaglio CUS Torino.
Un asterisco per ogni titolo italiano vinto, 2 al coperto e due all'aperto, asta e velocità breve, ed è anche l'ultima frazionista di una splendida staffetta 4x100 femminile che arriva 5° agli assoluti, insieme alle compagne di squadra Arianna Farina, Carlotta Cera e Rachele Torchio, risultati sui salti e sulla velocità che un CUS Torino, sempre prodigo di mezzofondisti ma non sempre in altre specialità, da anni non vedeva.
Great è allenata da Luciano Gemello e Marco Iannarelli, grande squola (scusate la q m mi piace e ce la metto), l'ultimo prodotto del loro vivaio si chiama Leonardo Scalon, viene da Rivoli e ha vinto il titolo italiano cadetti al primo anno da atleta ... serve sapere altro?
Si, viene da Rivoli dicevamo e quindi si parla di Renata Scaglia, Enzo Marchetti e Andrea Gregnanin, cuore rosso marchiato a caldo sulla pista della passione, da lì sono emersi atleti di primissimo piano, come Marouane Razine e Martina Merlo.
E a proposito di mezzofondo da sogno Anna Arnaudo diventa 2 volte campionessa d'Italia sui 10.000 metri, e si porta a casa la laurea triennale in ingegneria informatica a pieni voti, quest'anno non ha fatto le siepi ma portiamo a casa anche i titoli italiani sulle barriere di legno, ci pensano Martina Merlo (Aeonautica Militare/Battaglio CUS Torino) e Sofia Cafasso ad indossare la maglia tricolore, alla partenza non è lo sparo ma la voce di Gianni Crepaldi che da il via, le siepi femminili sono il suo regno .. non l'unico però.
Per Anna anche la convocazione alla Coppa Eurropa sui 10.000 metri e i Giochi del Mediterraneo, nonchè migliori prestazioni italiane varie (scusate ho perso gli appunti).
Sofia manca per una manciata di secondi anche l'oro sui 3000, sfiorando una splendida doppietta agli italiani allievi, a coronamento della sua stagione arriva la convocazione in nazionale under 20.
C'è anche il mezzofondo veloce che grida le sue vittorie, Ossama El Kabbouri vince gli 800 metri ai campionati promesse indoor, da grande, dominando in solitaria la serie sulla carta meno forte e lasciando con un palmo di naso chi nella serie più forte si perde in tatticismi da 2° posto.
Arrivato 5° ai campionati promesse outdoor di Firenze, è anche riserva della staffetta mista che ai Campionati europei di Cross di Venaria si porta a casa il primo titolo europeo a squadre della nostra storia.
Sempre ai campionati italiani indoor indossa la medaglia d'oro anche Sara Verteramo, nel lancio del peso promesse, un grande gesto di rabbioso agonismo le regala la vittoria all'ultimo lancio e il secondo titolo della sua carriera sportiva, allenata da Domenico Polato anche alle gare all'aperto è protagonista, comincia la stagione con un 2° posto ai CNU e finisce sempre 2° agli italiani Promesse nel peso e 7° nel disco.
Nei lanci "fuori sala" brilla la stella di Elisa Foresta, 2° ai campionati italiani Promesse nel lancio del martello e 3° nella stessa gara ai CNU e nella rassegna dei lanci invernali. Si allena d Asti a vorremmo vederla a Torino a fare da esmpio ai più giovani ... la passione è un fenomeno contagioso.
E ancora ai campionati italiani indoor emerge il talento di Davide Gariglio, allievo, 400ista allenato da Fabrizio Cavallo, ha il merito di rendere incerta una finale che, avversari sulla carta meglio accreditati, avevano ipotecato, ma dopo una lotta all'ultimo metro deve accontentarsi del 2° gradino del podio, si ripete nella stagione all'aperto con un 3° posto nella gara individuale e da ultimo frazionista nella staffetta del miglio, insieme ai compagni di squadra Gabriele Paparo, Samuel Leonardo Dunn e Andrea D'ottavio.
L'altro talento emergente di quest'anno è un'allieva al primo anno di categoria dalle qualità più che notevoli in una specialità difficile come la marcia, Beatrice Bertolone sale sul 3° gradino del podio ai Campionati italiani di Milano, allenata da Bruno Verteramo si guadagna meritatamente la convocazione ai Giochi della Gioventu Europea (EYOF), nella stessa specialità Elisabetta Bray, allenata da Federico Tontodonati, si piazza al 3° posto nei CNU e si accinge anche a laurearsi in ingegneria nucleare.
La vocazione agli studi universitari dei nostri atleti ci rende orgogliosi di loro e dà un senso più compiuto al nostro lavoro di allenatori e formatori di persone prima ancora che di sportivi.
Gabriele Angiono, 800sta di talento allenato da Salvatore Ciantìa che quest'anno si concede il lusso di piazzare due atleti in finale, quest'anno andrà a studiare nelle lontane Americhe, al primo anno della categoria juniores si piazza al 3° posto nella gara del mezzofondo veloce e si guadagna la convocazione ai raduni della nazionale e l'offerta di un prestigioso college americano, nella stessa finale splendido 6° posto anche per Edoardo Siliquini, suo compagno di allenamento. In America cercherà di seguire le orme di Dario Decaro, mezzofondista di grande classe quest'anno sceso a tempi di assoluto rilievo dai 1500 ai 5000 metri.
Stesso piazzamento ai campionati italiani juniores (anch'essa al primo anno di categoria) per l'eptatleta Beatrice Carpinello, da anni ormai finalista delle prove multiple nelle varie categorie, ottiene i punteggi tecnici migliori negli ostacoli e nel salto in alto, specialità nelle quali si guadagna anche il posto in prima squadra.
Leggendo i risultati di tutti i nostri atleti approdati ai campionati italiani delle varie categorie c'è un dato che colpisce e che emerge con prepotenza dai numeri ... sono tanti!
L'ossatura delle nostre squadre è composta da atleti che magari non sono da podio ma da finale o da semifinale si, e questi atleti incarnano con il loro impegno e i loro sogni l'ideale stesso dello sport, e permettono alle nostre squadre di raggiungere livelli che non sarebbero possibile se avessimo solo i medagliati.
Ai Campionati italiani juniores Davide Rapallo , specialista delle siepi e allenato dal padre Mimmo Rapallo, ai campionati italiani Juniores (quest'anno divisi dai campionati promesse) non sale sul podio per una manciata di secondi, che in un 3000 siepi corrispondono a pochi centesimi di secondo di una gara dei 100 metri piani, per la cronaca arriva anche 7° nei 3000, davanti al compagno di squadra Lorenzo Farasin (15°), Marta Faillaci, allenata da Renata Scaglia e al primo anno di categoria juniores, nel lancio del martello centra subito il 6° posto in finale davanti alla compagna di squadra Giorgia Amerio (24°), sempre nei lanci Ilaria Zanetti si classifica 11° nel disco e 16° nel peso, Sofia Giovannini nella marcia, anche lei al primo anno di categoria e allenata da Bruno Verteramo, si piazza 11°, 15° posizione invece per l'altra nostra astista in gara Laura Fornaris, allenata da Gemello / Iannarelli.
Ai Campionati italiani Promesse di Firenze brillano il 5° posto di Silvia Zampaglione , allenata da Nicola Ciavarella, negli 800 promesse e della staffetta 4x400 femminile composta da Martina Chiaberge, Silvia Zampaglione, Ludovica Maccioni e Giulia Maritano, 6° posto per la staffetta 4X100 di Martina Chiaberge, Ludovica Maccioni, Carlotta Cera e Giulia Maritano, Samuele Masiani centra la finale nel lancio del disco dove si piazza al 7° posto, ed è anche 17° nel martello, nella finale sempre del martello ma femminile abbiamo anche Francesca Schena, anch'essa allieva di Domenico Polato, che guadagna la 9° posizione, stesso gruppo di allenamento anche per Matteo Pautasso, 13° nel peso e 15° nel disco, Giulia Maritano, oltre alle staffette, si piazza al 14° posto nei 400 piani, Ludovica Maccioni, anche lei al terzo impegno dopo le staffette, è 21° nei 400 ostacoli, 23° posto nei 100 piani e 26° nei 200 per Carlotta Cera e 24° posto per Emanuele Ferro e Widly Nocenti rispettivamente nei 400 e negli 800 piani.
Ai Campionati Italiani allievi, tenutisi nella bellissima (e purtroppo afosa) cornice dell'Arena civica di Milano, si sono espressi i talenti di Rachele Torchio nei 200 piani, Samuel Leonardo Dunn nel 400 ostacoli, Andrea D'ottavio nei 400 piani, Valeria Arturi nel disco, Teresa Luisi e Paolo Pibiri nei 100 piani, Margherita Schera nell'asta ed Elena Tagliente nelle siepi.
Detto dei Campionati italiani assoluti e di categoria vorrei fare una breve riflessione e un grosso ringraziamento a colori i quali rendono possibile tutto questo.
In primis la nostra Società, il CUS Torino (per il mondo dell'atletica "Battaglio CUS Torino"), che soprattutto grazie al nostro Presidente Riccardo D'Elicio si spende tutti i giorni senza risparmiare ne cuore ne energie per permettere che tanti giovani possano giorno per giorno coltivare i loro sogni nello sport che tanto amano, ai nostri Vice Presidenti Gianluigi Canata e Stefano Longhi, grandi campioni dello sport che ancora a distanza di tanti anni non riescono a non regalare il proprio tempo alla nostra atletica leggera, ai nostri dirigenti Sebastiano Spina, Cosimo Rapallo detto Mimmo, Tiziana Di Crescenzo e Ilenia Scionti che quotidianamente ci seguono e ci aiutano, a tutti gli allenatori e gli istruttori dei corsi che non ho menzionato e a tutti gli atleti che forse non sono riusciti ad andare ai campionati italiani ma che amano la nostra squadra.
Ho perso i conti, eppure li sapevo fare ... scusate, non so più quanti milioni di emozioni mi avete regalato.
Grazie a tutti
(Cuore rosso)
Alberto Campolattaro
Battaglio CUS Torino Atletica
Direttore Tecnico