GROSSETO 21/23 LUGLIO 2023

CAMPIONATI ITALIANI JUNIORES MASCHILI E FEMMINILI

 

Grosseto, Maremma, sono le 12.25 del 23 Luglio 2023, fa molto caldo e siamo all'ultima serie dell'ultima gara dell'ultima giornata di gare quando i primi frazionisti della 4x400 si preparano al lancio delle staffette, sulla carta una manciata di centesimi di secondo ci separano dalla staffetta più forte e una curva sbagliata o un esitazione al cambio sono cose che mangiano secondi.

Davide Gariglio, Edoardo Siliquini, Andrea D'ottavio e Gabriele Angiono sono tutti atleti da meno di 50" nel giro di pista, ma non sanno ancora cosa cuccederà fra poco più di 3 minuti, la prima frazione ha un decalage più lungo fra le corsie, che fino a quando non vengono consegnati i testimoni non ti fa capire il reale distacco fra gli atleti, ma al primo cambio siamo già in testa e da quel momento in poi e tutta una cavalcata in solitaria.

L'incedere dei nostri atleti e maestoso, e dietro ci sono avversari che tanto affannosamente quanto inutilmente cercano di ridurre il loro distacco a distanze accettabili per poter dire che c'è in corso una gara, la corsa ormai è solo contro l'avversario di sempre ... il tempo.

E quando Gabriele Angiono taglia il traguardo il tabellone segna un tempo ed è quello del Battaglio CUS Torino, 3'17"74 per la cronaca, non è la staffetta più veloce di quest'anno ma a Grosseto fa caldo e tutti hanno già almeno una gara che pesa sulle ginocchia, Edoardo Siliquini e Andrea D'Ottavio poche ore prima hanno fatto la finale dei 400 piani ... 4° e 5° ... pardon ... 6° per un centesimo, Gabriele Angiono addirittura un 1500 metri da 4° posto.

Finiamo questi campionati da primi ... la prima impressione è quella che conta ma l'ultima cosa che vedi è quella che ti ricordi.

Great Nnachi tocca il podio due volte, ieri nel salto in lungo e oggi nel salto con l'asta, quest'anno la gara di velocità, per dirlo alla "toscana", non la si fa, solo salti quest'anno, e gli orizzonti cambiano di poco.

Nell'asta le avversarie l'abbandonano troppo presto e quando le altre finiscono lei incomincia (lo so... lo scrivo tutte le volte, ma tutte le voltre succede sempre la stessa storia), incomincia a 3.70 per finire a 4.33, risultato valido 4.20, ma non è facile salire in cielo quando le altre sono già scese dalla pedana.

Ennesimo ORO della sua carriera che poteva essere assegnato anche senza scomodare delle avversarie a gareggiare con 35° gradi all'ombra.

Nel salto il lungo (di sabato ndr) invece, e lei ad inseguire, e a scoprire che lo stimolo della competizione funziona, alla fine sono 30 i centimetri di miglioramento rispetto al personale e sono 2 quelli che la separano dal primo posto di Marta Amanì, un 6.17 che la porta per la prima volta sopra la barriera dei 6 metri (questa volta in orizzontale).

Medaglia d'argento al collo anche per Beatrice Carpinello, nelle prove multiple, in una gara molto incerta dove la lotta per il primo posto è stata assegnata solo alla fine di una due giorni di gare di elevato spessore tecnico e agonistico.

Vince gli ostacoli controvento Beatrice, e anche il getto del peso, si migliora nel salto in lungo, nei 200 metri piani e negli 800 finali ... ma non è bastato.

Regala troppi centrimetri all'avversaria nel salto in alto e il suo giavellotto oggi è imperfetto ... il gomito fa male ed è costretta a lanciare storta o a lanciare con il freno a mano per non sentire il dolore.

Alla fine la medaglia è d'argento, ma un pò d'oro in quel dischetto di metallo noi ce lo vediamo lo stesso.

Due volte podio anche per Gabriele Angiono, detto della staffetta, nella prima giornata lotta per il titolo sugli 800 piani fino all'ultimo metro e alla fine della gara sono 5 i decimi che lo separano dalla vittoria.

Ha la falcata irresisitibile dei grandi corridori degli altipiani e il piglio agonistico di un certo Marcello Fiasconaro che 50 anni fa con la maglia del CUS Torino fece il record del mondo sulla stessa distanza, ma il suo avversario ha lo sprint di un velocista e negli 800, specie in una gara poco tattica, questo può fare la differenza.

Anche per lui il colore della medaglia che il cerimoniere gli mette al collo non è nuovo ... ma non è detto che debba piacergli.

Finisce al 4° posto nella sua seconda gara, i 1500 metri piani, in una gara, questa volta tattica, corsa meno di due ore prima della staffetta vittoriosa.

Sempre al 4° posto troviamo Edoardo Siliquini nei 400 piani, gara nella quale il Battaglio CUS Torino schiera ben 4 atleti, e 5° posto (pardon ... 6° per un centesimo) per Andrea D'Ottavio, quest'ultimo con il nuovo PB di 48"93, seguono Samuel Leonardo Dunn con 50"64 e Davide Gariglio con 51"11 ... approfitto per dire che, con Angiono, quest'anno abbiamo 5 junior sotto il muro dei 50" ... non so cos'altro si possa aggiungere.

Dal 5° posto in poi troviamo i mezzofondisti, Sofia Cafasso nei 3000 siepi chiude la gara in quinta posizione con il tempo di 11'30"64, sempre nelle siepi Davide Rapallo chiude all'ottavo posto con 9'48"98 ed è 12° nei 3000 con 9'03"76, stessa piazza per Lorenzo Farasin sui 1500 metri con il tempo di 4'01"32.

Nella velocità abbiamo Rachele Torchio, impegnata nei 100 e nei 200 piani ottiene l'acceso in finale per entrambe le specialità, sarà 6° nella distanza breve con 12"11 è 7° nel nel mezzo giro di pista con 25"09.

Nei lanci registriamo il buon 9° posto di Marta Faillaci nel martello con un ultimo lancio a 43.06, 38.12 per la compagnia di squadra Giorgia Amerio, Ilaria Zanetti è 12° nel disco con 36.15 e 19° nel peso con 9.84.

Chiudiamo la rassegna dei risultati con l'ottimo 6° posto di Alessia Vitrano nella 10 km di marcia, per lei PB portato a 53'48"93 .. un miglioramento di diversi minuti rispetto al vecchio personale.

Torniamo da Grosseto con una delle squadre più numerose e meglio piazzate nella classifica a squadre, mezza della nostra UNDER23 è qui e in base a quanto abbiamo visto non sorprende quindi vedere le nostre atlete con il 2° punteggio nella classifica nazionale e i nostri atleti con il 4°.

Qualcuno mi ha fatto i complimenti perchè siamo davanti a tante squadre che "hanno i mezzi" per fare l'atletica e con i soldi si possono comprare gli atleti, gli ho risposto che queste squadre, in realtà, non hanno i mezzi ... hanno solo i soldi.

I mezzi per raggiungere gli obiettivi nella vita non sono nelle tasche ma dentro al cuore.

 

Grazie a tutti (cuore rosso)

 

Alberto Campolattaro

Battaglio CUS Torino Atletica

Direttore Tecnico